Una gatta che ha nome Capricciosetta, aggettivo che rimarca la tendenza ad assumere atteggiamenti improvvisi e bizzarri spesso immotivati. E un topo che invece ha bisogno solo del formaggio e di nessuna presentazione perché è stato appellato Terremoto.

Sono i protagonisti di una fabula casalinga ammantata di magia che nasce da un giallo sforbiciato tra una lettura serale e una ricognizione nella dispensa per sfociare in una apologia delle infinite possibilità che hanno gli esseri umani di tessere fili e trame che vadano oltre i rapporti familiari o di conoscenza personale.
Al di là delle leggi sociobiologiche che determinano i comportamenti degli esseri umani, e che li spingono ad indossare i panni dell’homo homini lupus, l’Autore estrae dal cilindro una parola che va oltre ogni differenza che apparentemente ci separa: il rispetto per la diversità.